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Ferita da rifiuto

La Ferita Da Rifiuto

Già durante il concepimento, vivono la ferita del rifiuto quei bambini nati ma non desiderati.

Un padre che lascia la famiglia potrà essere vissuto dal bambino come un rifiuto quindi crederà di essere “sbagliato” oppure di non essere all’altezza di meritare il suo amore.

La ferita è vissuta da quei bambini che non corrispondono alle aspettative dei genitori che desideravano un maschio e invece è nata una femmina.

È ferita da rifiuto quando un genitore non ama o non si prende cura del proprio bambino o esso è cresciuto solo dall’altro genitore.

Quando il genitore si rifiuta di accettare il figlio per ciò che è.

Quando un genitore ha preferenze per un figlio piuttosto che per l’altro, quando i genitori stravedono solo per l’ultimo dei 3 figli: gli altri due si sentiranno immancabilmente rifiutati.

Quando arriva il nuovo fratellino e l’attenzione della mamma non è più tutta per lo stesso figlio, per lui equivale a sentirsi rifiutato: una madre, per quanto attenta alle esigenze del figlio più grande, può arrivare facilmente a trascurarlo soprattutto se sotto stress.

Quest’ultimo caso è il più frequente: la madre ha tutte le ragioni ma le ha anche il figlio più grande.

Un ragazzo può aver paura di esprimere la propria omosessualità per paura del rifiuto.

Quando un genitore, incondizionatamente, dà sempre torto o colpa al bambino: si rifiuta di riconoscerlo come individuo pensante, intelligente e autonomo oltre che privo di colpa.

È ferita da rifiuto quando il figlio si sente escluso dalla famiglia. Avremo bambini che nel sentirsi rifiutati esprimono collera e rabbia: sentimenti che continuerà a vivere anche da adulto.

DA ADULTI

Il bambino vittima della Ferita da Rifiuto crescendo si sentirà “incompleto” perchè non ha ricevuto amore da tutti e due i genitori. Crescendo sarà sempre alla ricerca di colmare quel vuoto o continuando il conflitto con il genitore, o attraverso il partner, o tutti e due.

Si avranno due tipologie in base a cosa ha generato la ferita da rifiuto.

In entrambi i casi la ferita può nascere anche in età adulta, sul posto di lavoro o perché rifiutati sessualmente dal partner o perché si sogna di instaurare una relazione con una persona che invece non ne ha la minima intenzione.

La prima tipologia si riferisce a coloro che avranno la tendenza a non sentirsi meritevoli, a non sentirsi all’altezza o addirittura ad essere sbagliati.
Si sentiranno spesso inadeguati e per quanto vivano un senso di inferiorità, saranno molto esigenti una volta all’interno delle relazioni nelle quali saranno i dominanti. Non si mettono nella condizione di dover
subire rifiuti, piuttosto comandano. In alcuni casi le droghe e l’alcool possono essere usati per placare la frustrazione e la rabbia.
Il bisogno di sentirsi accettati può dare luogo a comportamenti eccessivi.

La rabbia è il sentimento dominante per queste persone.

• Senso di inferiorità
• Ricerca di approvazione
• Ricerca di accettazione
• Timore di sbagliare
• Bisogno di piacere a tutti i costi
• Atteggiamento contrariato e negativo
• Paura del giudizio

Anche in questa seconda tipologia, abbiamo bambini cresciuti in assenza di amore e cure che sono costretti a costruirsi una loro personalità basata su modelli esterni. Si sentiranno superiori alla media fino ad un’immagine del sè grandiosa.

Ricordando che esistono casi più o meno gravi, esiste in questa tipologia il caso del rifiuto del padre verso il figlio maschio che da adulto, non accetterà alcun tipo di rifiuto e nei casi estremi potrà arrivare alla violenza, allo stalkeraggio e a gesti inconsulti.

Di fronte ad un rifiuto che può essere dato dalla separazione, oppure dal non accettare la relazione, potrà arrivare al femminicidio.

Questi uomini che hanno alle spalle esperienze di rifiuto vissute nell’infanzia, di fronte alla fine di una relazione o simili, rifiutano inconsciamente l’idea di riviverla di nuovo, quindi cambiano la storia, piuttosto che essere vittima, diventano carnefici.

I soggetti della seconda tipologia sono arrabbiati con il mondo, come se fossero vittime di una congiura.

Sfogano la loro rabbia sul prossimo che è visto come un oggetto piuttosto che una persona.

Nonostante i tratti psicopatici, sono capaci di sembrare persone che ben si adattano alle circostanze e in società, ma si tratta solo di una maschera che abilmente adottano. Sanno fingere perfettamente di avere sentimenti nel caso porti loro vantaggi.

Hanno la tendenza a credere che tutto sia loro dovuto e sono spesso aridi nei sentimenti. Hanno scarsità o assenza di empatia.

Sono i casi delle persone che quando assumono alcool (quindi viene a mancare il pieno controllo su di se) esprimono tutta la loro violenza e la rabbia che nel quotidiano riescono più o meno a controllare.

Alcuni sono attratti dal potere ed in assenza totale di empatia, sono quelli che, una volta in ruoli di potere, esprimono la loro presunta superiorità facendo sentire incapaci, inadatti o inferiori i più bassi di ruolo.

Li troviamo nella politica, nell’alta finanza; sono in grado di determinare crisi economiche, orchestrare guerre di ogni tipo.

Questa ferita, come anche quella da indifferenza, può portare al Narcisismo Patologico.

La rabbia è il sentimento che domina l’esistenza di questa tipologia di persone che hanno subito la ferita da rifiuto.

• Arrabbiati con il mondo
• Reazioni esagerate improvvise
• Tutto è loro dovuto
• Casi di violenza anche in famiglia
• Non hanno paura di niente
• Ruoli di spicco
• Scarsità o mancanza di empatia
• Attrazione verso ruoli di potere
• Egocentrici
• Non si mettono in discussione
• Non accettano critiche
• Assenza di sensi di colpa
• Sadismo
• Sviluppo della personalità egoica
• Teatrali

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Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato.(Albert Einstein)