La Ferita Da Costrizione
Riguarda quei genitori che costringono i propri figli ad uniformarsi a dogmi religiosi, status sociali, modelli, convinzioni morali imposte (parlando di genitori e figli) in famiglia che limitano il naturale sviluppo della vera personalità dell’individuo. Si tratta di costrizioni/imposizioni che hanno lo scopo di uniformarsi a qualcosa di già esistente.
Riguarda quei bambini o ragazzi costretti a lunghi periodi di ricovero, quei bambini che non possono fare tutte le cose che fanno gli altri per motivi di salute o altro. Ragazzi che emigrati in altri paesi sono costretti dalla famiglia a vivere le usanze del paese d’origine in luoghi dove ne vigono altre più permissive e allettanti.
E’ la Ferita che riguarda i Caregiver cioè quei ragazzi, a volte bambini, che devono occuparsi di genitori o parenti con problemi psichiatrici, anziani o infermi. Riguarda quei ragazzi costretti al lavoro minorile o che si trovano ad avere responsabilità più grandi di loro.
Si ha la ferita da Costrizione quando già dalla nascita un bambino ha il futuro scritto dalla famiglia, indipendentemente da ciò che è, da ciò che vorrebbe fare o essere. È il caso delle grandi dinastie, delle grandi aziende familiari che si tramandano di padre in figlio. È il caso delle famiglie reali, delle stirpi nobiliari, delle famiglie malavitose ecc. I genitori educano i propri figli con il fine di avere adulti capaci di mandare avanti ciò che è già stabilito alla nascita, attraverso il comportamento adeguato, gli studi, l’abbigliamento, il linguaggio, ecc. Sono quei figli che, seppur desiderati dai genitori, hanno il destino segnato loro malgrado e ne soffrono.
Intorno a noi ci sono casi simili senza arrivare alle grandi dinastie: sono quei genitori che impongono studi o mestieri ai propri figli, che si trovano ad uniformarsi a realtà a cui probabilmente non appartengono. Anche poche ma significative costrizioni possono lasciare il segno sui bambini/ragazzi.
DA ADULTO
Avremo due tipologie differenti e opposte: adulti che assecondano e si uniformano alla volontà dei genitori oppure ribelli. Quelli che si uniformano recitano alla perfezione il loro ruolo e sono stati dati loro tutti gli strumenti necessari per fare bene il proprio dovere. Saranno più o meno capaci, ma sono soldati pronti e preparati per non deludere. Fin da quando sono bambini hanno una sola cosa da fare, e la faranno al meglio. Nulla vieta che il loro impegno e la loro devozione alla causa sia tale da superare chi lo ha preceduto. Nella vita privata, in gran segreto, si sfogheranno di tutte le imposizioni che hanno subito adottando comportamenti inusuali o bizzarri.
Poi ci sono i ribelli:
I ribelli sono quelli che sentono maggiormente il bisogno di libertà. Creano grande dispiacere ai genitori che difficilmente accetteranno le scelte di indipendenza del figlio. Per il genitore, il figlio ribelle è una sconfitta e, per il figlio, essere andato “contro” i genitori è causa di conflitto, esterno ed interno. I figli ribelli possono essere decisamente eccentrici per il loro modo di proporsi, di vestire, di comportarsi. È come se dovessero mostrare a tutti di non indossare nessuna uniforme, di essere liberi da ogni costrizione e vogliono che il messaggio sia chiaro. Sentimento dominante: tristezza
Prima tipologia: adulti uniformati
• Sempre calati nel loro ruolo
• Sempre impeccabili
• Hanno aspetti inaccessibili
• Non vivono questa ferita come una sofferenza
• Grande stima di se’
• Orgogliosi di loro e della loro famiglia
• Fiduciosi e ottimisti
• Lati segreti e nascosti
Seconda tipologia: i ribelli
• Eccentrici
• Stravaganti
• Grandi capacità
• Egocentrici
• Esibizionisti
• Rifiutano le regole
• Pensiero duale, ambivalenti
• Orgogliosi e fieri di sé
• Sicuri di sé
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